Risale alla giornata di sabato la notizia di un furto perpetrato nella notte in
un'abitazione privata nel centro di Quattro Strade di Bientina ai danni di
Liliana Antonelli (per tutti la “Maestra Liliana”). La cronaca dell'effrazione
ha rapidamente fatto il giro della comunità, estendendosi anche al
capoluogo sia per la naturale inclinazione caratteristica dei centri di piccole
dimensioni alla rapida diffusione delle notizie (ivi compresa la deprecabile
tendenza alla distorsione dei fatti...), ma soprattutto per la notorietà che
Liliana si è guadagnata attraverso la sua umanità, la sua bravura come
insegnante e la sua iperattività in ogni campo dell'organizzazione di ogni
attività correlata al tessuto associativo.
Ma ciò che ha colpito maggiormente l'opinone pubblica sono le modalità,
e l'entità di quanto sottratto. Liliana Antonelli, era appena rientrata a casa
– in via Lapo Gianni al nr. 6 - nella tarda serata di venerdì (erano circa le
0:30) dopo una rappresentazione curata in prima persona ed interpretata
dai SUOI bambini, quando, notando degli strani rumori nel giardino di casa,
ha avuto l'accortezza di rimanere sveglia ulteriormente per essere certa
che i rumori provenissero dall'intrusione di qualche animale notturno:
- Ho addirittura pensato “ancora gatti ? Ma se li ho lasciati tutti a Teatro...!”
(era stata proposta la versione teatralede “La gabbianella e il gatto, nda).
Invece, il mattino di sabato, mi sono risvegliata in ritardo (fatto insolitoper me)
e con un gran mal di testa, solo per rendermi conto traumaticamente della
“visita” ricevuta nottetempo dai ladri. Hanno trafugato una certa quantità di
preziosi, una somma in contanti che custodivo per conto di altri, ed
addirittura l'auto che avevo riposto all'interno della proprietà, chiusa con un
cancello automatico laborioso e rumoroso da aprire. E pensare che la casa
non è assolutamente isolata. Anche se lasottoscritta fosse stata narcotizzata,
mi chiedo come possa essere stato possibile che nessun altro si sia
accorto di niente...”
LE IMPRONTE SUL MURO DELLA CASA, PROVA DELL’APPOSTAMENTO…
In effetti i ladri devono aver impiegato un po' di tempo per mettere a segno il
colpo: spostare all'esterno dell'abitazione solo quei cassetti che contenevano
oggetti di valore, aprire il cancello automatico per rubare l'auto, senza
considerare le ore passate in attesa di poter “entrare in azione”.
Una bruttissima avventura, per fortuna senza conseguenze fisiche, per
l'apprezzata insegnante, che ha comunque ricevuto, e continua a tutt'oggi
ricevere a getto continuo numerosi attestati di solidarietà da tutta la comunità
bientinese.
Ciò che amareggia maggiormente Liliana è la sparizione della sua automobile
(una Toyota Yaris), indispensabile per i tantissimi interessi che la Maestra
coltiva a tutto vantaggio dei suoi giovani allievi e della collettività (da non
sottovalutare il suo coinvolgimento anche nel consiglio direttivo della
Contrada Storica di Quattro Strade, protagonista ogni anno del
“Palio di Bientina”).
LA PORTA DI SERVIZIO DALLA QUALE GLI INTRUSI SONO ENTRATI ED USCITI DALL’ABITAZIONE