Sigarette elettroniche ancora ammesse nei luoghi pubblici
ma vietate nelle scuole e per i minori di 18 anni. E’ la via soft scelta dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che punta a una regolamentazione meno drastica rispetto a quella annunciata dalla sua omologa francese, Marisol Touraine: in Francia, le bionde elettroniche saranno bandite al pari delle tradizionali sigarette. “Al più presto faremo un’ordinanza – ha annunciato il ministro – sulle sigarette elettroniche che segue il parere espresso dal Consiglio superiore di sanità. In Italia per adesso non saranno vietate nei luoghi pubblici, ma saranno vietate nelle scuole e ai minori di 18 anni”. Scelta che incontra il favore deiproduttori di sigarette elettroniche che chiedono però “un confronto col ministro”. E’ la posizione espressa dal presidente Anafe, Associazione Nazionale Fumo Elettronico, Massimiliano Mancini,dopo le dichiarazioni del ministro in merito al fumo elettronico.
”Concordiamo – afferma Mancini in una nota – con l’ipotesi di vietare l’utilizzo delle sigarette elettroniche negli edifici scolastici, e il divieto ai minori di 18 anni è di fatto già in vigore conl’ordinanza emessa dal ministro Balduzzi lo scorso aprile’‘. In merito alla regolamentazione, l’associazione Anafe si dice ”pronta ad un confronto trasparente e costruttivo con il ministro della Salute e con tutte le istituzioni competenti per poter arrivare ad una normativa d’insieme equilibrata sulla sigaretta elettronica e il suo utilizzo senza pregiudizi né demonizzazioni aprioristiche”.
Per il ministro Lorenzin, la sigaretta elettronica “non è da considerarsi un farmaco, ma ovviamente è necessario dare avvertenze ai cittadini sulla quantità di uso di queste sostanze. Ciò perché se si inserisce nelle e-cig una quantità di nicotina superiore a quella consentita dalla legge si finisce in uno stato di avvelenamento, e quindi diventa estremamente pericoloso”.
Anafe auspica dunque che venga avviato quanto prima un Tavolo tecnico richiesto anche dal Consiglio Superiore di Sanità sulla e-cig, un tavolo il cui obiettivo, rileva, ”dovrebbe essere quello di una regolamentazione bilanciata che valuti costi e benefici – sanitari ed economici – di un nuovo prodotto che non è un metodo per smettere di fumare, ma che certo rappresenta un valido strumento per la riduzione del rischio, un modo alternativo di fumare che fa meno male”.
”Si spera che grazie ad una discussione obiettiva – conclude Mancini – vengano evitati inutili toni allarmistici spesso rinfocolati da lobbies interessate a frenare la diffusione della sigaretta elettronica”.
Fonte: Blitzquotidiano
Concordo sul divieto nelle scuole, il pericolo maggiore delle sigarette elettroniche non è la salute (come purtroppo si pensa), bensì la possibilità che i giovani si avvicinino al fumo, in tutte le sue forme, in quanto un vizio. Discorso opposto invece per un fumatore di sigarette tradizionali, dove la digitale è un concreto passo in avanti in termini di benessere…
Certo è che se i ministri si confrontassero davvero con gli esperti di settore forse potrebbero giungere a conclusioni più ragionate su normative e divieti…
ma se invece di perdere tempo e denaro contro le sigarette elettoniche che al massimo danneggerebbe solo chi le usa….perche non eliminano direttamente le vere sigarette che danneggia (lo stato) chi le fuma e chi sta vicino? comunque concordo di evitarle sia nelle scuole e negli ospedali
Lo stato ha paura perchè con le sigarette elettroniche stanno diminuendo le entrate derivanti dai tabacchi! Da quando ho comprato la sigaretta elettronica, una Fumok, sto sicuramente meglio… ma ho soprattutto risparmiato un sacco di soldi. Riflettete!
Il decreto Lorenzin ha vietato le sigarette tradizionali a scuola in qualsiasi ambiente. Le sigarette elettroniche invece sono vietate solo nei luoghi chiusi, quindi nei cortili sono ammesse per i maggiorenni. Si legga l’art. 28 comma 6. Non capisco perchè tutti i mezzi di informazione dicano il contrario.
Effettivamente – rispondendo all’attento tonyxx – si legge che il presidente Anafe, Associazione Nazionale Fumo Elettronico, Massimiliano Mancini, “concorda sul divieto NEGLI EDIFICI SCOLASTICI”, dal quale sono giocoforza esclusi cortili e affini…
Curioso che ci sia sempre questa ambiguità. Certo meglio non favorire l’incontro dei ragazzi con il fumo di qualunque tipo, tuttavia il proibizionismo, i severi divieti hanno sempre sortito l’effetto opposto. Sarebbe meglio diffondere una corretta informazione, probabilmente. Ma io mi esprimo solo perché mi sento di partecipare… al bene comune.