IL NUOVO PUNTO VENDITA BIENTINESE DI SIGARETTE ELETTRONICHE: VANTAGGI E PERPLESSITA’ SULLA NUOVA TENDENZA…

L'Eco del Monte e del Padule 16 Giugno 2013 0
IL NUOVO PUNTO VENDITA BIENTINESE DI SIGARETTE ELETTRONICHE: VANTAGGI E PERPLESSITA’ SULLA NUOVA TENDENZA…
Forse il picco di popolarità della “sigaretta elettronica” è 
stato toccato qualche mese fa 
quando un crollo del 10% delle vendite di sigarette e prodotti derivati dal 
tabacco ha messo in allarme il Monopolio di Stato inducendolo a tutta 
una serie di dure reprimende nei confronti della “e-cig”. 
Ma da sabato 15 giugno, anche Bientina potrà 
contare sul suo punto vendita dedicato agli “svappatori” 
più convinti, ma anche a coloro che vogliono provare la recente 
tendenza.
New Smokers”, questo il nome del negozio di Via Matteotti (situato tra la 
Cassa di Risparmio di Pisa e la Cartoleria), è il secondo punto vendita 
nato dall'iniziativa del giovane Alessandro, sua moglie Magda e Paola, 
tre ragazzi pontederesi che dopo il successo riscontrato con l'analogo 
esercizio della loro città (presso la galleria Cineplex), hanno deciso di 
aprire anche un negozio “gemello” in quel di Bientina.
La nostra è una scelta dettata dall'andamento del mercato e della 
irrefrenabile tendenza del nutritissimo popolo di fumatori” ci dice Alessandro, 
contattato nell'imminenza dell'apertura dell'esercizio “Siamo fortemente 
decisi a mantenere la vasta gamma di prodotti reperibili sul mercato, in 
modo da offrire un'ampia scelta al cliente, e perciò non saremo legati da 
alcun contratto di franchising o affiliazione con le marche di sigarette 
elettroniche o conseguenti ricariche. Da noi sarà possibile trovare i brand 
più conosciuti (G -Hit, Ego W, DEA, Essential Cloud...) ed essere liberi di 
scegliere, tenendo sempre in considerazione la qualità del prodotto ed il 
lato economico dello stesso”.
In queste ultime settimane non passa giorno senza che l'opinione pubblica 
subisca il tentativo di assalto da parte dei poteri forti che controllano il 
monopolio del tabacco di contrastare l'irresistibile ascesa della sigaretta 
elettronica: “Una reazione del tutto prevedibile” confessa Alessandro 
”Era solo questione di tempo prima che accadesse; d'altronde, un crollo del 
10% nella vendite di sigari, sigarette e tabacco nei primi mesi del 2013 non 
poteva non preoccupare produttori e distributori, dato che qui stiamo 
parlando di mancati introiti di decine di milioni di €uro, mica di noccioline... 
E' anche vero che alcune delle misure repressive contro la E-cig possono 
essere condivisibili” ci spiazza il nostro interlocutore “Noi, come altri colleghi, 
abbiamo l'abitudine di avvertire sempre l'acquirente che il passaggio dal vizio 
tradizionale al fumo elettronico non comporta necessariamente la cessazione 
assoluta dell'assunzione di sostanze dannose per l'organismo, ma la riduce 
solamente. In altre parole, passando alla sigaretta elettronica e vero che 
quanto di più nocivo contenuto nel fumo di sigaretta (oltre 4000 sostanze 
dannose per la salute, la principale delle quali è il catrame oltre agli 
idrocarburi policiclici aromatici, il benzopirene, l'acido cianitrico, l'ammoniaca, 
ecc...) viene eliminato, ma rimane pur sempre una percentuale variabile di 
nicotina contenuta nell' e-liquid (dal massimo consentito dalla legge di 18 mg 
fino alla sua totale assenza)”.

Ci viene specificato quanto sia importante assicurarsi della provenienza dei 
“liquidi di ricarica” del filtro della e-cig acquistata, in quanto i prodotti 
certificati, e che hanno passato i severi controlli del Consiglio Superiore di 
Sanità (CSS), contengono esclusivamente sostanze idonee per un consumo 
alimentare. “Sono queste che potrebbereo essere quelle realmente dannose 
per l'organismo” continua a spiegare Alessandro “E la certificazione della 
produzione dell' e-liquid in paesi aderenti alla legislazione europea vigente è 
già una garanzia in tal senso. Quando io stesso inizia a fumare la sigaretta 
elettronica (diversi anni fa, quando ancora venivo guardato con curiosità 
mista a sospetto mentre “svappavo” dalla mia e-cig), ricordo che i liquidi di 
ricarica erano reperibili esclusivamente in rete, ed era possibile acquistare 
per una cifra infinitamente più bassa di quella odierna, quantitativi anche 
doppi di liquidi di ricarica dalla dubbia provenienza (estremo oriente, paesi 
dell'est europeo...). Tutte ovviamente manifatture che evadevano i più 
basilari controlli produttivi, mettendo in circolazione dei liquidi che 
eccedevano di gran lunga le quantità di nicotina tollerabili dall'organismo. 
Adesso questi fattori di rischio sono stati eliminati “quasi” completamente: 
sta al buon senso dello “svappatore” decidere se tagliare una bella cifra 
rispetto ai costi del “canonico” vizio (la sigaretta tradizionale) o risparmiare 
ulteriormente ma rischiare”.
Già, perchè anche l'aspetto economico non è da sottovalutare: a prescindere 
dalla reale efficacia del valore deterrente della sigaretta elettronica, ovvero 
se essa sia realmente utile nella scelta di smettere di fumare, i costi sono 
veramente inferiori.
A titolo di esempio, un fumatore che consuma un pacchetto di sigarette al 
giorno (4,50 €uro) si ritroverà ad essersi “bruciato” nel corso di un anno 
solare la somma di 1.620 €uro (impressionante, vero..?); mentre con la e-cig 
si limiterebbe a scialacquare “soltanto” 250/300 €uro (ipotizzando l'acquisto 
di una ricarica da 10 ml / 5 €uro, equivalente ad un pacchetto di sigarette al 
giorno, ogni settimana). 
Rimane pacifico che se il “nostro ipotetico amico fumatore” non avesse mai 
iniziato, avrebbe risparmiato un bel po' e ne avrebbe sicuramente 
guadagnato in salute...! 

FdV

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