STA NASCENDO LA MONOGRAFIA FOTOGRAFICA SU CASCINE DI BUTI. L’INVITO DEGLI AUTORI A FORNIRE DOCUMENTI E TESTIMONIANZE.

L'Eco del Monte e del Padule 25 Settembre 2013 0
STA NASCENDO LA MONOGRAFIA FOTOGRAFICA SU CASCINE DI BUTI. L’INVITO DEGLI AUTORI A FORNIRE DOCUMENTI E TESTIMONIANZE.
SONO GLI ULTIMI GIORNI DI ALLESTIMENTO DEL VOLUME 
FOTOGRAFICO SULLA STORIA DI CASCINE. QUALSIASI 
CONTRIBUTO (FOTO, RACCONTI, RICORDI DI FAMIGLIA) PUO'
ESSERE IMPORTANTE”.
Un appello, quello rivolto da Alberto Doveri ([email protected]), cui chiunque fosse in possesso 
di vecchie foto, aneddotica e testimonianze varie non può e non deve esimersi dal rispondere: 
“L'allestimento del terzo volume della serie dedicata ai centri della zona (i primi due dedicati a Bientina e Buti 
sono usciti negli anni scorsi, ndr), è un'attività che va ben oltre la dedizione professionale. E' una passione, 
una missione oserei dire, tesa a non disperdere l'eredità di chi ha vissuto in questi luoghi prima di noi”.
Il volume su Cascine di Buti, edito da CDS di Pontedera e curato da Massimo Pratali, Federica Paoli e dal 
Professor Fabrizio Franceschini, oltre che dall'appassionatissimo Alberto Doveri, dovrebbe essere 
disponibili in versione brossurata dalla fine del prossimo dicembre. “Sarà un libro prevalentemente 
fotografico, ciò non toglie che dalle didascalie si possano evincere particolari della storia del paese tuttora 
misconosciuti ai più”. Nella lunga e piacevole chiaccherata avuta con Alberto sono emerse alcune storie 
paesane affascinanti e sommerse dalle nebbie del tempo: “Ricordiamo su tutti la ferrovia Lucca – Pontedera 
che proprio a Cascine aveva una delle stazioni più importanti, e la conseguente diatriba sfociata nel 
campanilismo più sfrenato per avere l'onore di battezzare la fermata: Buti o Cascine” continua Alberto 
attingendo alle proprie memorie accumulate in decenni trascorsi dietro il banco del bar del paese. 
“Oppure, a proposito di campanilismo, la storia della torre campanaria di Cascine, un tempo famosa per 
essere “il paese col campanile di legno”, simboleggiante da un lato la scarsità di risorse economiche della 
nascente Parrocchia, dall'altro l'irrefrenabile voglia di autoaffermazione di Cascine”. Potrebbe essere un fiume 
in piena Alberto Doveri, tale è la passione che lo spinge a completare l'opera: “Beh, è pacifico che dietro a tutto 
questo lavoro ci sia solamente l'amore per le proprie radici, non certo un interesse economico. Potremmo 
ritenerci fortunati all'estremo se, a conti fatti, non ci avremo rimesso qualcosa... Ma tutti noi autori e l'editore 
siamo fermamente convinti che ne valga la pena. Potrebbe essere un'occasione unica per trasmettere ai 
posteri valori e testimonianze che al giorno d'oggi, non trovano più il posto che meritano nell'animo della gente”.
Per contattare Alberto Doveri o lo staff responsabile dell'edizione summenzionata, è sufficiente scrivere a 
[email protected] o telefonare al 340.6314784. 

Le rovine di un ponte ferroviario sul tratto non più esistente Lucca-Pontedera.


										
					

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