FI-PI-LI A PAGAMENTO: LA MAGGIORANZA IN CONSIGLIO REGIONALE APPROVA COMPATTA LA PROPOSTA…

L'Eco del Monte e del Padule 24 Ottobre 2013 0
FI-PI-LI A PAGAMENTO: LA MAGGIORANZA IN CONSIGLIO REGIONALE APPROVA COMPATTA LA PROPOSTA…

Torna a farsi largo l’ipotesi della superstrada FiPiLi a pagamento.

E’ quanto emerso ieri mercoledì 23 ottobre, sulla base di una modifica al programma pluriennale di investimenti sulla viabilità approvata in una riunione del consiglio regionale toscano. Oltre agli altri dettagli, nel contenuto della modifica spicca quella proposta di introduzione di un pedaggio per i mezzi in transito su un adelle più importanti arterie di comunicazione della Toscana; dei tempi e dei modi di attuazione di questa ulteriore gabella non è dato ancora sapere con certezza, ma la mossa permetterebbe alla Regione di poter finanziare i futuri interventi straordinari sull’arteria. La decisione è stata accolta dalla maggioranza dell’assemblea, con l’astensione dell’Udc e del consigliere Gabriele Chiurli del Gruppo misto e il voto contrario del resto dell’opposizione. Una possibilità, quella dell’inserimento del pedaggio per la superstrada strategica, che però dovrà prima essere preceduta da un approfondimento che costerà alla Regione circa 200mila euro. “Questo studio – ha dichiarato in aula l’assessore ai trasporti Vincenzo Ceccarelli – permetterà anche di valutare la possibilità di un pedaggio selettivo che comprenda categorie di utenti o di mezzi particolari, come ad esempio veicoli dibiti al trasporto di merci superiori a 3,5 tonnellate. Oggi non istituiamo il “balzello” ha assicurato l’assessore “ma avviamo solo una fase di approfondimento sul tipo di pedaggio che porterebbe gli introiti necessari per gli interventi da fare sulla FiPiLi”.

Il dado, quindi, è stato tratto. Da quel poco che ci è dato intuire quindi, si potranno sollevare obiezioni, eccezioni, esenzioni, o condizioni particolari, ma prima o poi la FiPiLi diverrà a pagamento. La speranza è che gli introiti ricavati possano effettivamente essere reinvestiti nelle manutenzioni (circa 9 milioni di investimenti ordinari all’anno e decine di milioni per quelli straordinari), quantomai necessarie ed urgenti.

FONTE: QUIVALDERA

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