BUTI, “SPIGAI PER CAMBIARE 2.0” PARTE COL BOTTO. IL 23 E 24 APRILE LA PAROLA ALL’ELETTORATO

L'Eco del Monte e del Padule 14 Aprile 2016 0
BUTI, “SPIGAI PER CAMBIARE 2.0” PARTE COL BOTTO. IL 23 E 24 APRILE LA PAROLA ALL’ELETTORATO
CI SARANNO DELLE VERE “CONSULTAZIONI POPOLARI” PER RECEPIRE CIO' CHE VUOLE 
LA GENTE E RENDERLA PARTECIPE DELL'INTERO PROCESSO POLITICO. A PARTIRE DALLA 
SCELTA DEI CANDIDATI"



In maniera del tutto inedita per Buti, al via la campagna elettorale della lista CIVICA 
“SPIGAI PER CAMBIARE 2.0” in vista delle elezioni amministrative del prossimo 5 
giugno.
Da tempo si vocifera di fantomatiche elezioni primarie, di ricerca spasmodica di 
candidati all'incarico di consigliere, di nomi “forti” da contrapporre al sindaco uscente 
Alessio Lari, ma al termine delle doverose trattative per ottenere l'equilibrio delle diverse 
componenti della lista (praticamente tutti i partiti dell'arco costituzionale, da destra a 
sinistra, da cattolici a laici, dalle imprese private alle associazioni di volontariato), adesso 
le cose sono chiare, e si traducono in una precisa volontà di ascoltare la volontà della ba=
se dell'elettorato butese.
Nel week-end del 23 e 24 aprile, sabato a Cascine di Buti in piazza della Rimembranza e 
a La Croce in piazza della Chiesa, domenica in piazza Garibaldi a Buti, saranno allestiti 3
diversi stands presso i quali tutti coloro che saranno chiamati alle consultazioni di giugno 
potranno decidere chi sarà il canditato sindaco della LISTA CIVICA. 

Tre i nomi in lizza:

ANTONIO PARENTI, BARBARA MAFFEI e PAOLO BANDECCA.

ANTONIO PARENTI, 31 anni, professionista nel settore del marketing e della comunicazione, consigliere comunale uscente.



BARBARA MAFFEI, 34 anni, laureata alla facoltà di medicina, terapista della riabilitazione.


PAOLO BANDECCA, 48 anni, impiegato, già capogruppo di “Spigai per cambiare in questo mandato.


Ma non è finita qui. 
I tre candidati a sindaco di Buti tengono a precisare il meccanismo partecipativo che 
anima queste consultazioni.
Vogliamo dare voce a quella “maggioranza silenziosa” di norma chiamata a raccolta 
solo quando è necessario il suo sostegno elettorale, e poi non viene più consultata una 
volta raggiunta l'elezione – dice PAOLO BANDECCA – La scheda che verrà conse=
gnata agli stands sabato e domenica 23 e 24 aprile sarà suddivisa in tre sezioni. 
La prima con le foto dei tre candidati e la classica casella dove apporre la crocetta di 
preferenza. 
La seconda con la possibilità di esprimere un nome tra tutti i cittadini butesi eleggibili 
in consiglio comunale, a prescindere dall'appartenenza partitica o la tendenza politica. 
Potrà essere nominato chiunque. E' sufficiente che sia in possesso dei requisiti di 
eleggibilità (cittadinanza italiana, assenza di carichi penali, ecc...). Dopo averne verifi=
cato la disponibilità ad assumere l'incarico, il più votato sarà inserito nella lista “Spigai 
per cambiare 2.0”. 
Nella terza sarà dato spazio alle tematiche che ciascuno reputa debbano essere uno 
degli argomenti che l'amministrazione dovrà necessariamente affrontare nei prossimi
cinqye anni”.
BARBARA MAFFEI ribadisce il concetto: “Mi sono innamorata del progetto “Spigai 
per cambiare 2.0” man mano che mi venivano chiariti i concetti che animano la lista. 
La partecipazione veramente civica, il coinvolgimento di tutta Buti, la volontà di 
consultarsi con la base. Tutti potranno dire la loro, senza bisogno di esibire tessere di 
partito tentomeno versare una quota di denaro agli stands. I volontari saranno davvero 
volontari. Persone che mettono la loro passione civica al servizio di Buti. Per poter far 
sì che dopo un dominio quasi incontrastato che dura da 70 anni, a Buti si possa 
respirare un'aria nuova”.
Scende nei dettagli ANTONIO PARENTI: “E' fondamentale una grande partecipazione 
popolare alle consultazioni per dare il segnale della volontà della base. Non è il solito 
“spot elettorale” trito e ritrito, di quelli tristemente propinati alla gente prima di ogni 
appuntamento elettorale. “Faremo questo, faremo quello...”. Poi per cinque anni, le porte 
e le finestre del palazzo comunale rimangono sprangate e nessuno sa più che cosa 
accade in quegli ambienti. Con le “consultazioni” del 23 e 24 aprile ci sarà la possibilità 
per l'elettorato di mandare uno di loro direttamente in consiglio, una garanzia per 
l'operato della futura amministrazione”. 

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