“TEATRO DI BARTOLO”, CON LA PRESENTAZIONE DI “PANICALE, UN TEMPO”, LA BUTI DI OGGI CELEBRA LA BUTI DI IERI

L'Eco del Monte e del Padule 30 Aprile 2016 1
“TEATRO DI BARTOLO”, CON LA PRESENTAZIONE DI “PANICALE, UN TEMPO”, LA BUTI DI OGGI CELEBRA LA BUTI DI IERI

I PROVENTI DELLE VENDITE SERVIRANNO A FINANZIARE IL RECUPERO DEGLI AFFRESCHI MEDIEVALI NELLA CHIESA DI “SANTA MARIA DELLA NEVE”

BUTI. Più che un semplice libro, una folta serie di aneddoti e testimonianze scaturite direttamente dalla volontà e dall’impegno di otto inseparabili amici, una collezione di oltre 500 fotografie ormai introvabili e ingiallite dal tempo, la vita di una comunità sintetizzata in sonetti, racconti, storie e soprannomi splendidamente affrescata dagli “OTTO DI PANICALE”, (Gino Bernardini, Rossano Rossi, Brunero Felici, Roberto Bernardini, Odoardo Pratali, Emilio Parenti, Massimo Felici e Dino Landi), forgiato dal desiderio di condividere e trasmettere ai posteri i ricordi di un passato distante solo poche decine d’anni ma irripetibile, nato grazie alla profonda amicizia che sgorga nel “butese” come l’acqua sorgiva zampilla dal monte…

Non un semplice libro, ma un piccolo universo che sottindende molto, ma molto di più…

GINO BERNARDINI

GINO BERNARDINI



Un anno trascorso piacevolmente in allegra brigata a catalogare informazioni e notizie in quel del circolo di Panicale, erede diretto dello scomparso botteghino del tempo che fu…

Tutto partì nel 1995 – si legge nell’introduzione di Gino Bernardini – In quell’anno, in occasione della manifestazione “UNA SERATA SOTTO L’ALBERONE”, Nello Landi, il nostro maggior poeta vivente, portò in piazza quattordici ottave in dialetto uniche per originalità e già passate alla storia del vernacolo butese…”

Da questo inimitabile sonetto – ribadito nella serata del “Di Bartolo” dall’impareggiabile Enrico Bernardini assieme alla mitica “formazione di calcio dell’Ascensione”, altro momento di comicità popolare criptica e irresistibile – il desiderio di dare un volto a questi panicalesi meritevoli di soprannomi tanto immaginifici ed originali.

Da lì, poi, “il topolino ha partorito la montagna”.

Ti ricordi quella volta che…” ed ancora, “a que’ tempi si soffriva anco tanta fame…” – prosegue l’introduzione di Gino Bernardini – Dovevo scrivere qualcosa su un argomento specifico, invece stava nascendo una vera impresa, perchè di ricordo in ricordo, ogni volta che ci ritrovavamo parlavamo di tutt’altra cosa; Ma era bello vedere come la vita di allora stava diventando la nostra piccola storia…”

GLI "OTTO DI PANICALE"

GLI “OTTO DI PANICALE”

Questo il vero senso di “PANICALE, UN TEMPO”: un testo imperdibile per tutti i butesi e per gli appassionati di realtà contadine e rurali, di mondi di un secolo, 50, 20 anni fa, andati ma non perduti, che sopravvivono in noi e nei nostri figli e nipoti solo grazie alla passione degli “OTTO DI PANICALE”.

SI RINGRAZIA PER LA DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA IL SINDACO DI BUTI ALESSIO LARI

LA PLATEA DEL "DI BARTOLO" STRACOLMA, SULLA SINISTRA DANIELA BERNARDINI, CURATRICE DELLA PREFAZIONE

LA PLATEA DEL “DI BARTOLO” STRACOLMA, SULLA SINISTRA DANIELA BERNARDINI, CURATRICE DELLA PREFAZIONE

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