LA BUTESE DOMENICA ALL’ULTIMO ATTO DI UNA STAGIONE STREPITOSA. PARLA IL D.S. PRATALI

L'Eco del Monte e del Padule 12 Maggio 2016 0
LA BUTESE DOMENICA ALL’ULTIMO ATTO DI UNA STAGIONE STREPITOSA. PARLA IL D.S. PRATALI
Dopo il finale al cardiopalma di domenica scorsa il morale non poteva essere 
più alto di così in tutto l'ambiente biancorosso. 
Il gol di Tramagli a soli 3 minuti dalla fine dei tempi supplementari nella gara 
contro il quotato Monsummano ha spalancato ai ragazzi del presidentissimo 
Roberto Russo le porte della finalissima regionale dei play off, olre alla con=
creta possibilità di giocarsi il passaggio in promozione. Obiettivo inimmaginabile soltanto qualche anno fa – dicono dalla dirigenza 
biancorossa - Quando navigavamo nelle acque della seconda categoria e 
addirittura siamo stati costretti ad interrompere l'attività per un anno a causa 
di difficile siuazione societaria”.

Poi è arrivato lui, Roberto Russo, un “omaccione” dall'inconfondibile calata 
livornese che sotto le pendici del Serra pare aver trovato una nuova casa. 
Roberto ha sempre avuto con Buti un rapporto di odio/amore, tipico delle 
grandi storie romantiche che sembra non debbano mai finire, di quelle che 
ispirano poeti, scrittori ed artisti... Fin da quando, ancora bimbetto, il papà 
Vincenzo indossava la casacca biancorossa ed infiammava i sanguigni butesi 
con le sue prodezze.
Un brutto giorno, papà Vincenzo cadde vittima di “morte bianca”, quei terribili 
e maledetti incidenti sul lavoro che non dovrebbero mai accadere ma che 
– ahimè - purtroppo accadono, lasciando ferite insanabili nei cuori di tante 
famiglie. Come quella di Roberto.
Un giorno – se mai lo vorrà – il “presidentissimo” ci racconterà la sua storia, 
quella di un ragazzino cresciuto tra le mille difficoltà che un bambino può in=
crociare in una vita da affrontare senza il faro della figura paterna. Allora, voi 
affezionati lettori potrete esserne partecipi, attingendo alle misere parole che 
fuoriescono da queste dita che battono incessantemente sulla tastiera del mio 
PC. 
Un giorno forse, ma non ancora, non oggi.

Oggi è il giorno della Butese, una formazione che ha sempre avuto dalla sua il 
calore di un pubblico affezionato, una squadra che ha avuto la fortuna di 
imbattersi in questo “omaccione” con la passione smodata per il basket e che, 
in un giorno dell'anno del Signore 2013 sfogliando un album di ricordi di papà 
Vincenzo, posò gli occhi su una foto rovinata e consunta dove papà, in per=
fetta tenuta da gioco biancorossa, abbracciava con trasporto un signore che 
Roberto ricordava di aver un tempo conosciuto.
Quel signore era Massimo Petrognani, ai tempi Direttore Sportivo della Butese 
e che Roberto, nel frattempo divenuto allenatore professionista di basket di 
livello nazionale, non ebbe eccessive difficoltà a rintracciare.

Una semplice telefonata e via... La vita di Roberto, di Massimo e di tutti coloro 
che hanno la “magica Butese” nel cuore cambiò per sempre.
Ma questa è un'altra storia, e magari, come scritto poc'anzi, sarà lo stesso 
Roberto a raccontarla per nostro tramite.

Oggi si è detto, celebriamo la Butese e l'impresa di quest'anno, introducendo il 
match di domenica contro il Fucecchio (Stadio “Libero Masini” di santa Croce, 
ore 16), una partita di estrema difficoltà, un altro scontro impari, almeno 
all'apparenza. 

BUTESE vs. FUCECCHIO, due realtà lontane anni luce, a partire da un ba=
cino demografico e di valenza economica che non potrebbe essere più 
diverso. 
Un “piccolo” centro di poco più di 2500 anime (BUTI), eternamente sofferente 
per le difficoltà economiche ancor più marcate in questo periodo, contro una 
realtà di 25.000 abitanti (FUCECCHIO), perfettamente inserita in quel 
“comprensorio del cuoio” invidiatoci da tutto il mondo; per le sue realizzazioni, 
le sue manifatture, la sua laboriosità ed inventiva, e – perchè no..? - la sua 
ricchezza. 
BUTESE.MAUROPRATALI2

MAURO PRATALI

La squadra del Fucecchio appare proprio di un'altra categoria, almeno sulla 
carta – azzarda il D.S. butese Mauro Pratali – Ma le previsioni son fatte per 
essere smentite, ed io ricordo sempre l'episodio biblico di Davide contro 
Golia...”. 
Contro il Monsummano – altra formazione che partiva strafavorita contro i ra=
gazzi di “mister” Doveri - i “frombolieri” biancorossi sono stati Barbanti e 
Tramagli, ma il bombardiere livornese domenica non ci sarà, appiedato dal 
giudice sportivo. I sostituti saranno comunque all'altezza – riprende Pratali, il “Mò” per gli amici 
– Lo sono stati per tutto l'anno e sono sicuro che non tradiranno stavolta la 
nostra fiducia. Dovremo solo giocare come sappiamo, senza pensieri o sog=
gezioni di sorta. La partita contro il Monsummano è la cartina di tornasole che 
i ragazzi credono nella promozione, e ci crediamo ance noi della società, ci 
credono i tifosi, ci crede tutta Buti. 
A settembre l'obiettivo era una salvezza tranquilla (nel 2014 la squadra ripartì 
dalla terza categoria senza preparazione e senza ambizioni di sorta). Da allora 
non ci siamo più fermati, inanellando un “filotto” di vittorie che ha del 
clamoroso. Come si dice, “l'appetito vien mangiando”, ed ora tutta Buti ha 
fame di promozione”. 
Mauro Pratali, il Mò, invita i tifosi a sostenere la squadra in quest'ultimo atto: 
“Un pullman partirà domenica alle 14:30 dal parcheggio di fronte al cimitero di 
Buti, destinazione Santa Croce. Non esistono scusanti: tutti al “Masini” a 
tifare Butese”. 
Mauro svela infine anche le ragioni di tanto entusiasmo: “Non siamo impazziti, 
la società crede nella promozione perchè il presidente Russo ed il D.G. 
Petrognani hanno un progetto importante per il prossimo futuro. 
Posso anticipare che alcuni sponsor sono pronti a entrare in società, seguiti 
a ruota da alcuni finanziatori che assumerebbero un ruolo dirigenziale 
– confida – Visto che il campo sportivo di Buti non soddisfa le prerogative per 
un torneo importante come la “promozione”, siamo addirittura disposti a 
giocare tutte le gare interne del prossimo campionato nell'impianto di Cascine 
di Buti, se saremo bravi abbastanza da guadagnarci il risultato sul campo. 
Questa dichiarazione, fatta da un “butese purosangue” come il sottoscritto, 
la dice lunga sulla volontà di raggiungere l'obiettivo”
Certamente Roberto Russo, Massimo Petrognani e Mauro Pratali non 
potranno essere lasciati da soli a reggere le sorti di una società che in 
questi tre anni ha contato solo sulle proprie forze. Tra meno di un mese a Buti ci saranno le elezioni comunali – prosegue 
Pratali – dovremo necessariamente trovare un accordo con il comune su 
alcune questioni ancora poco chiare”. 
Tornano a galla vecchie incomprensioni, ma è lo stesso Mauro a gettare 
acqua sul fuoco, spegnendo sul nascere ogni accenno polemico: 
“Non è questo il momento di affrontare certe  questioni delicate – dice – 
l'importanza dell'appuntamento elettorale supera persino quella della sfida 
di domenica, certo è che chiunque vinca le elezioni dovrà cercare di 
supportarci in maniera più fattiva, altrimenti il prossimo anno potremmo non 
farcela, questo è sicuro”. 
Tra l'altro, proprio in questi giorni (venerdì 27 maggio) la società festeggerà 
i suoi 50 anni di vita (1966 – 2016) con una serata di gala al ristorante “Villa
dei limoni”, in pieno centro del paese: “Un appuntamento irrinunciabile per 
tutti quelli che amano la Butese, il calcio, ed i sani valori dello sport – dice 
ancora il Mò - Sarebbe... “stratosferico” fasteggiare il mezzo secolo di 
storia con la promozione e, successivamente, con un ritrovato accordo con 
l'amministrazione – conclude - Ora concentriamoci soltanto sul calcio giocato. 
La promozione va ancora conquistata sul campo”. 

Leave A Response »