ANCHE LA “PISTONI ASSO” IN CRISI. A RISCHIO 150 POSTI DI LAVORO

Quella che sino a qualche tempo fa veniva considerata una felice eccezione alla dilagante crisi economica ed occupazionale, è costretta ad alzare bandiera bianca a fronte del crollo delle richieste da parte di uno dei suoi cienti più prestigiosi, la tedesca Porsche.

la Asso Werke di Fornacette (questa la denominazione ufficiale dell’azienda, dopo la ristrutturazione interna alla famiglia Ferrucci che portò alla Guida della stessa il compianto Ing. Agostini, scomparso in giovane età lasciando un commosso ricordo nel cuore di colleghi e dipendenti) occupa un posto chiave nell’economia locale: è la seconda azienda metalmeccanica dopo la Piaggio ed a lungo è stata strettamente collegata con la “Casa della Vespa”. Ma la direzione aziendale Fornacettese ha annunciato ai sindacati che circa il 40% dei suoi 350 addetti sono in esubero rispetto al piano di ristrutturazione che la “Asso” ritiene necessario per proseguire il cammino con prospettive quantomeno percorribili.

Lo stabilimento di Fornacette

Per oggi è convocata dai Sindacati un’assemblea dei lavoratori nella quale sarà discusso il piano per controbattere e contrastare questa grave decisione, ma la vertenza che si apre non sarà indubbiamente di facile soluzione.
E’ obbligatorio il ricorso a dosi massicce di ammortizzatori sociali, fra i quali dovrebbe esserci naturalmente la cassa integrazione straordinaria a zero ore per circa 150 dipendenti. Si mormora che saranno interessati soprattutto gli addetti al reparto fonderia…
Il piano di ristrutturazione sembra essere stato studiato dopo un consulto con la Porsche, la casa automobilistica tedesca che è anche cliente della Asso per le forniture di pistoni. Ma consulenza a parte, il primo punto è che la crisi è giunta, ormai pesantemente, nella grande fabbrica fornacettese, arrivata a 420 dipendenti per poi scendere agli attuali 350.
Annunci della situazione difficile erano venuti nelle scorse settimane e mesi, quando era stato attuato un piano di recupero e smaltimento delle ferie, lo stesso messo in atto anche dalla Piaggio. Ma per l’azienda, evidentemente, non è stato sufficiente.

Anche la Asso Werke, e la originaria Pistoni Asso fondata nel dopoguerra da Silvano Ferrucci, che lasciò la Piaggio per iniziare la nuova attività andando a vendere “personalmente” i pistoni, può essere considerata una fabbrica dell’indotto. Ma la sua forza è tradizionalmente stata di aver molto allargato la cerchia dei clienti, arrivando a rifornire grosse marche europee del settore automobilistico e motoristico, fino alla produzione di pistoni per navi anche di grossa stazza.

Fonte: “La Nazione”