ANCHE IN ITALIA IN ARRIVO I “BOX DEL SESSO”: REFERENDUM ENTRO LA FINE DI SETTEMBRE.

L'Eco del Monte e del Padule 1 Settembre 2013 0
ANCHE IN ITALIA IN ARRIVO I “BOX DEL SESSO”: REFERENDUM ENTRO LA FINE DI SETTEMBRE.

Che la famigerata “legge Merlin” sia ormai una norma passibile di profonda revisione è un dato di fatto. Da anni, lustri, addirittura decenni, si parla di adeguare la normativa restrittiva al reato di adescamento o istigazione alla prostituzione, ma in Italia – nazione e popolo che da oltre due millenni si porta appresso la “croce e la delizia” di ospitare il cuore della cristianità e le gerarchie ecclesiastiche al più alto livello – mai come in casi come questi vale il vecchio adagio “occhio non vede, cuore non duole”.

Concetto interpretato nel senso di una sorta di approvazione del “peccato” a patto che esso sia consumato senza troppe e scomode testimonianze.

Così, traducendo il concetto in termini più comprensibili anche se meno eleganti, l’opinione pubblica – trincerandosi dietro al paravento di un’etica degna de “la posta del cuore” – sembra dire: “andate pure a puttane, basta non farsi vedere al casino !”. Il che equivale ad ammettere, secondo parametri del tutto italioti, che un qualsiasi crimine commesso può essere perdonato a patto di non essere scoperto con le mani sporche di marmellata (ma i tanti governi succedutisi nel secondo dopoguerra, a suon di condoni indulti e amnistie, ci hanno dimostrato che è proprio così).

Crediamo che QUESTI siano spettacoli avvilenti…

A Montesilvano (Pescara) il Sindaco Attilio Di Mattia (eletto a capo di una coalizione di centro-sinistra) sta pensando di fare come a Zurigo, e di introdurre nel comune abruzzese dei ‘box del sesso’ per togliere le prostitute dalla strada.
«La mia impressione è che i cittadini stiano con me e non con i moralisti», ha detto il sindaco annunciando di farsi promotore del ‘sì’ in Abruzzo nell’ambito del referendum abrogativo parziale della legge Merlin, che prevedeva l’addio alle case chiuse.
RACCOLTA FIRME. Il referendum, presentato dal sindaco di Mogliano Veneto Giovanni Azzolini (leghista, quindi lontano anni luce dael suo eponimo abruzzese ma a quanto pare ugualmente interessato alle sorti dei centri che li hanno eletti), ha l’obiettivo di abrogare quegli articoli della legge Merlin che impediscono l’apertura di luoghi di tolleranza, mantenendo invariati quelli relativi al reato di sfruttamento della prostituzione; 500 mila le firme necessarie entro fine settembre. Sempre di più i Primi Cittadini favorevoli alla parziale abrogazione di una legge tanto anacronistica quanto imbarazzante e per niente oservante la raltà dei fatti.
«Ci stiamo mettendo d’accordo per allestire i banchetti in Abruzzo», ha sottolineato Di Mattia. «Io sarò il primo firmatario e promotore del sì».
«NO A POLEMICHE STRUMENTALI». Il sindaco ha tenuto a precisare di non voler aggirare la normativa, «a meno che non si inquadrino questi locali come posti dove le coppie si possano appartare, ma il senso dell’iniziativa non è questo».
Di Mattia, inoltre, ha tagliato corto sulle «polemiche strumentali» di partiti politici «moralisti e ipocriti».
In precedenza, il sindaco aveva scritto su Facebook: «Inizio a studiare se si possono istituire i ‘garage del sesso’ a Montesilvano». Il problema prostituzione, tra operazioni delle forze dell’ordine, ordinanze e divieti, nella città adriatica si fa sentire parecchio, anche nelle zone residenziali più tranquille.
Così l’idea è quella di seguire l’esempio di Zurigo (ma anche Utrecht, Essen e Colonia), che ha previsto per il 26 agosto l’inaugurazione dei ‘box del sesso’ per migliorare le condizioni di lavoro delle prostitute e ridurre i tanti disagi per i residenti.

FONTE: LETTERA43

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