LA CENTRALE BIOGAS SI FARA’, MA A SAN DONATO DICONO: “E’ SOLO IL PRIMO ROUND”

L'Eco del Monte e del Padule 8 Novembre 2012 0
LA CENTRALE BIOGAS SI FARA’, MA A SAN DONATO DICONO: “E’ SOLO IL PRIMO ROUND”

La seconda sezione del TAR della Toscana (presidente Angela Radesi, consigliere Luigi Viola, estensore Ugo De Carlo) ha deciso: l’allestimento dell’impianto a biogas di San Donato di Santa Maria a Monte può proseguire.

Respingendo così la domanda di sospensione dei lavori di costruzione presentata con due distinti ricorsi all’autorità giudiziaria, da parte del Comitato salute e ambiente San Donato con 22 cittadini sottoscrittori e dalle società Emme.Gi.Erre srl e La Vela srl dell’Oasi al Lago, la sentenza rischia così di sollevare una nuova ondata di indignazionee di indispettire ancor più i battaglieri abitanti della zona.

L’impianto incriminato, che trasformerà prodotti e scarti agricoli in biogas per la produzione di energia elettrica da vendere a Enel, quindi, secondo il Tar può essere realizzato. I ricorrenti sono stati rappresentati e difesi dall’avvocato Nicola Pignatelli. I ricorsi erano contro Provincia, Comune di Santa Maria a Monte, vigili del fuoco di Pisa, Comando regionale dei vigili del fuoco e Arpat e nei confronti della Prati Bioenergia che ha fatto richiesta di costruire l’impianto. In sostanza il Tar ha stabilito che l’iter amministrativo» e i permessi sono regolari, che «l’autorizzazione è stata emessa all’esito di una conferenza di servizi in cui si è tenuto conto dei pareri favorevoli di tutti i soggetti» e che risultano assunte tutte le precauzioni che tengono conto di possibili effetti negativi per coloro che si trovano a vivere e operare nei pressi del costruendo impianto».

Oltre val danno la beffa, dunque, visto che i ricorrentisono chiamati a pagare anche le spese di «1.000 euro a ciascuna delle parti costituite». «Non ce l’aspettavamo davvero – ammette amaramente Williams Busdraghi, presidente del comitato di San Donato – ma il fatto di avere tutti contro probabilmente ha avuto la sua parte. Andiamo avanti con gli esposti alla Procura mentre sul ricorso al Consiglio di Stato dobbiamo valutare bene anche perché le spese, già ora, sono tante. C’è la precisa volontà di non permettere al cittadino di protestare». «Sono molto amareggiato – dice Giancarlo Falaschi dell’Oasi al Lago – Amarezza che deriva dal fatto che non dovevamo arrivare a questo punto perché lo stabilimento dovevano costruirlo spostandolo di 500 metri. Bastava questo per non dare noia a nessuno. Comprai il lago e non c’era nulla. Ma era, e ora lo è ancor di più, un’oasi dove si sta bene. A Prati e al signor Nacci dico solo che non devono neanche azzardarsi a inquinare acqua e aria perché divento una belva».

La protesta in strada a Ponticelli

«Vorrei tenere i toni bassi – così il Sindaco di Santa Maria a Monte David Turini – L’ordinanza del Tar conferma che l’atteggiamento tenuto dal Comune è stato serio, concreto, rispettoso delle leggi, dell’imprenditoria privata e della salute dei cittadini. E’ giusto che i cittadini si interessino di ciò che succede intorno a loro e protestino, ma credo si debba tornare ad avere fiducia nella politica, nelle istituzioni e negli organi di controllo. L’ordinanza del Tar dimostra che abbiamo fatto le cose perbene perché siamo un’amministrazione perbene».

 

Leave A Response »