ROGO A CASCINE DI BUTI. BRUCIA COMPLETAMENTE IL CAPANNONE DELLA “CIM RATTAN”, LE CAUSE SONO ANCORA DA ACCERTARE (CORTOCIRCUITO..?)

L'Eco del Monte e del Padule 26 Agosto 2013 0
ROGO A CASCINE DI BUTI. BRUCIA COMPLETAMENTE IL CAPANNONE DELLA “CIM RATTAN”, LE CAUSE SONO ANCORA DA ACCERTARE (CORTOCIRCUITO..?)

Enzo Pioli (titolare della C.I.M. Rattan) la moglie Rossana ed i loro figli Michele e Francesca, sono stati costretti ad un tragico rientro forzoso dalle vacanze a causa del violento incendio che ha distrutto completamente il capannone di Via Spagna a Cascine di Buti (zona art. La Tura), sede del magazzino e degli uffici dell’azienda di famiglia.

Il signor Pioli, a Cecina con i familiari a godersi gli ultimi spiccioli di una meritata vacanza, si è precipitato a Cascine nella tarda serata di ieri – l’incendio è divampato intorno alle 22:00 – solo per assistere impotente all’opera delle 4 squadre dei Vigili del Fuoco già accorse da Pisa, da Cascina, da Lari e da Ponsacco, impegnate nel circoscrivere le fiamme ormai estese all’intera struttura. “Non sappiamo ancora quale possa essere stato il fattore scatenante l’incendio” dice Enzo comprensibilmente scosso ed ancora incredulo di fronte allo sfacelo “certamente l’alta infiammabilità dei materiali presenti in magazzino (pezzi di arredamento in vimini, rattan, giunchi o in stile etnico, ndr) ha favorito il diffondersi delle fiamme; per fortuna i violenti acquazzoni della notte scorsa (sabato/domenica), hanno impedito che il fuoco si estendesse ad altri edifici”. Le squadre dei pompieri erano sempre impegnate nella bonifica degli ambienti nella mattinata di oggi (e ci hanno assicurato che le operazioni non saranno concluse prima delle 13), ed è quindi presto per individuare le cause dell’incendio: “Al momento effettuare una stima dei danni, appare impossibile; possiamo dire che oltre al magazzino sono andati distrutti i mezzi di proprietà della ditta e gran parte dei macchinari di ufficio” confessa Michele Pioli, figlio di Enzo, occupato a trasportare fuori dagli uffici le poche cose ancora utilizzabili e recuperabili (un fax, una fotocopiatrice e poco altro): “E’ tutto bruciato… L’ammontare dei danni potrebbe superare i 2 milioni di €uro, ma quello che adesso preoccupa è salvare il salvabile e riflettere su anni e anni di attività andati “letteralmente” in fumo” conclude amaramente.

UNO SCORCIO DELL’INTERNO DELL’EDIFICIO.

Leave A Response »