INSETTI, FORMICHE E CAVALLETTE DA MANGIARE: LA SOLUZIONE, SECONDO LA FAO, AI PROBLEMI DELLA FAME NEL MONDO

L'Eco del Monte e del Padule 14 Maggio 2013 0
INSETTI, FORMICHE E CAVALLETTE DA MANGIARE: LA SOLUZIONE, SECONDO LA FAO, AI PROBLEMI DELLA FAME NEL MONDO

Grilli, larve e bruchi, un soffrittino olio e cipolla “et voilà”: ecco la cena perfetta, e ad alto contenuto proteico. Si, perché gli insetti hanno una proporzione di proteine e grassi molto più elevata rispetto a quella di carne e pesce. Bando perciò a bistecconi alla fiorentina, costolette d’agnello e filetti al pepe verde perché questi cibi consumano e inquinano troppo, insomma non sono eco-compatibili. Gli allevamenti da pascolo infatti sono responsabili dell’emissione di circa il 18% dell’anidride solforosa presente in atmosfera. Uno studio di qualche anno fa individuò nelle “flatulenze” dei milioni di capi di allevamento – bovini, ovini e suini in primis – una delle cause principali dell’effetto serra; sembra una burla, ma basterebbe trovarsi a respirare nel bel mezzo di un gregge di pecore da nel sud-est dell’Australia (in tutto il paese ci sono più di 110 milioni di capi) per rendersi conto che probabilmente gli studiosi non erano poi così lontani dala verità… Come se non bastasse, il rischio che in un futuro prossimo non ci saranno abbastanza proteine animali per nutrire tutti sembra divenire realtà, o almeno, così rende noto la FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura).

Insetti – L’entomofagia – regime dietetico a base di insetti – è un tipo di alimentazione molto diffuso. Dall’America centrale e meridionale all’Africa, all’Asia, all’Australia e alla Nuova Zelanda circa due miliardi di persone, soprattutto per necessità, si nutrono quotidianamente di lombrichi, formiche e cavalette. Dal punto di vista antropologico infatti questa è una pratica molto diffusa in particolari popolazioni del pianeta. Sono infatti circa 1900 gli insetti commestibili presenti sul pianeta.

Valori nutrizionali eccellenti. Per ogni 100 grammi di bruchi essiccati per esempio, ci sono circa 53 grammi di proteine, il 15% di grasso e il 17% di carboidrati e il loro valore energetico si misura intorno alle 430 kilocalorie ogni 100 grammi.

I cibi di tutti i giorni. A termine di paragone riportiamo velocemente una lista dei principali alimenti che troviamo sulla nostra tavola. 100 grammi di bistecca alla brace, contiengono 193 kilocalorie (meno della metà), 29 grammi di proteine, un 7% di grassi nessun carboidrato; un etto di pasta al ragù, invece, apporta al nostro organismo 255 kilocalorie, 3 grammi di proteine, il 2% di grassi ed il 10% di carboidrati. Naturalmente i valori sopra riportati si riferiscono ad alimenti cotti, mentre i bruchi essiccati andrebbero ingeriti crudi (!!!), dato che durante la cottura gran parte delle sostanze andrebbero perse. Ma la verdura ? 100 grammi di pomodori (alimento principe di tante insalate) contengono “solamente” 23 kilocalorie – ideale per chi vuol perder peso, non per chi soffre la fame -, 1,2 grammi di proteine, 0,2 grammi di grassi e 5 di carboidrati. Un po’ poco, vero ???


Il problema. Rispetto al problema della fame del mondo la dieta entomologica potrebbe rappresentare una valida alternativa a quella carnivora (o vegetariana, spesso causa di denutrizione o problemi ad essa connessi). Attraverso la promozione di un miglior utilizzo delle risorse la quantità di alimenti attualmente disponibili potrebbe consentire a tutti gli abitanti della terra di assumere un numero sufficiente di calorie e nutrimento necessario: questa la ricetta della FAO per cercare di combattere la piaga della fame nel mondo.

 

fonte: LIBERO.IT

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